Toccare El cielo con un dito!
gennaio, 2016Il ristorante El cielo di Miami è annoverato tra i 50 migliori ristoranti latini del mondo. E dopo esserci stata, capisco il perché.
Lo chef Juan Manuel Barrientos propone piatti legati all’antica tradizione culinaria colombiana ma rivisitati con una visione “molecolare” del cibo e della sua preparazione. Al di là di tutte le teorie, si va a El cielo per provare un’esperienza gastronomica che riesce a sollecitare tutti i cinque sensi, sì, anche il tatto e l’udito.
Ma cominciamo dall’inizio: la location è molto suggestiva, sulle rive del Miami River, circondato da grattacieli illuminati; la sala è elegante, con una grande vetrata che permette di godersi il panorama esterno; solo l’aria condizionata un po’ alta rischia di guastare la serata, ma basta portarsi uno scialle o una giacca.
Due sono i menù proposti: The trip (10 portate) e The Journey (15 portate); le porzioni sono ridotte (in modo da poter arrivare alla fine…) ma, sarà che i gusti e gli stimoli olfattivi sono così diversi e molteplici, alla fine sono stata felice di aver degustato il menù più breve, perché non sarei riuscita ad assaporare degnamente altre 5 pietanze.
La base della cucina colombiana è certamente il mais, presente in quasi tutte le portate, ma così sapientemente preparato da assumere sapori ogni volta diversi.
Non vi racconterò ogni portata (anche perché cambiano ogni, credo, 2/3 mesi), ne segnalo alcune memorabili: una spuma di aguardiente e passion fruit servita come aperitivo; una zuppa preparata con brodo di mais e latte di cocco, servita con una piccola arepa e alcuni chicchi di mais… deliziosa; piccolo trancio di salmone accompagnato da avocado e cipolla; e per finire un dolce a base di guava, pistacchi, gelato di papaya, il tutto spolverizzato con un accenno di pepe di cayenna!
Ogni singolo piatto portato sulla nostra tavola sembrava un quadro; l’attenzione ai colori, alle consistenze e ai profumi fanno supporre una cura quasi maniacale, che solo i grandi chef perseguono.
La cosa che più mi ha stupito e divertito però, è stata il momento della chocotherapy: il cameriere (che per tutta la cena ci spiegherà ogni piatto, ingrediente e significato) porta in tavola due ampie ciotole di metallo, quindi ci chiede di porgere le mani a coppa sopra le ciotole e inizia a versare cioccolato fuso, ma non caldo, grazie al cielo (mai modo di dire fu più azzeccato!). Quindi ci consiglia di strofinarci le mani con la cioccolata e se vogliamo di assaggiarla dalle mani. Cosa che ho prontamente fatto! Potrebbe sembrare infantile… e infatti lo è. La sensazione è esattamente quella di un ritorno all’infanzia, quando non ci si preoccupava di sporcarsi, anzi. E devo dire che tutte le persone che ho visto affrontare la “cioccoterapia” agli altri tavoli, sembravano piuttosto divertiti.
Il servizio mi è parso ottimo, anche se, mi dicono, nelle serate più affollate, può esserci il rischio di attesa tra una portata e l’altra.
Il prezzo per il menù The trip è di 85 $ (escluso il vino, le tasse e la mancia) e per The Journey di 125 $. Ci si può anche accomodare ai tavoli esterni ordinando à la carte o per un brunch domenicale (a 50 $), o ancora per sorseggiare un ottimo cocktail, ma se si decide di degustare uno dei due menù proposti, la sala interna è d’obbligo.
Mi sento di consigliare vivamente una visita a El cielo a tutti coloro che amano sperimentare, essere stimolati a più livelli, sorpresi, mentre chi preferisce attenersi alla tradizione, forse potrebbe restare un po’… perplesso.