Vizcaya, un po’ di Veneto a Miami
gennaio, 2016La verità? La verità è che sono andata a visitare Vizcaya solo il mese scorso, dopo anni che frequento Miami. Ho sempre pensato che andare a vedere una villa in stile rinascimentale in Florida fosse un po’ bizzarro per chi viene dall’Italia.
Mi sono però lasciata convincere da alcuni conoscenti italiani che ne erano rimasti entusiasti.
In effetti, Vizcaya è molto bella, soprattutto i giardini, un mix sapiente di esemplari botanici autoctoni e piante provenienti dall’Europa.
La villa fu fatta costruire a Coconut Grove attorno al 1915 da James Deering, un industriale collezionista di antichità, come sua residenza estiva.
Fortemente ispirata alle ville rinascimentali toscane e venete con un tocco di barocco, Vizcaya fu realizzata con l’aiuto dell’architetto Burrall Hoffman, dell’interior designer Paul Chalfin e del landscape designer Diego Suarez, e bisogna ammettere che hanno fatto un ottimo lavoro.
La proprietà si estende per 20 ettari, di cui 16 di foresta e 4 tra villa e giardini. Adagiato sulla Biscayne Bay, l’edificio principale ha due piani, il primo ospita la biblioteca, la stanza della musica e il salone, tutte distribuite attorno a un cortile centrale (oggi chiuso da una cupola in vetro); al secondo piano si trovano l’appartamento padronale, le camere per gli ospiti, la sala della colazione e la cucina (splendida!).
Nonostante l’amore del proprietario per le antichità, che si desume dall’arredamento (mobili del Settecento principalmente, dal rococo al neoclassico), Vizcaya era all’avanguardia nelle comodità dell’epoca: 2 ascensori, una lavanderia in parte automatizzata, un montacarichi, impianti di riscaldamento e aerazione.
Il giardino però è la parte più godibile, e comprende un Secret Garden, un Theater Garden, un labirinto e un Fountain Garden, tutti ispirati ai giardini italiani e francesi, e abbelliti con sculture, vasi, urne, busti, alcuni antichi o rinascimentali, altri realizzati da artisti contemporanei di Mr. Deering.
L’ispirazione alle ville venete si coglie maggiormente sul lato est della casa, quando ci si trova di fronte a un barcone in pietra immerso nell’acqua, circondato da ponticelli, frangiflutti e le tipiche paline veneziane (pali colorati usati per ormeggi temporanei).
Verrebbe voglia di farsi un’ombra di vino con qualche cicchetto, se non fosse per i grattacieli di Downtown che si stagliano sullo sfondo!
Un’altra curiosità è che i giardini di Vizcaya sono tra i luoghi preferiti dai locals per farsi scattare foto del matrimonio o addirittura per fare la proposta nuziale: mentre passeggiavamo sul lungomare abbiamo visto una ragazza scoppiare in lacrime, il fidanzato (accompagnato da qualche amico) le aveva appena chiesto ufficialmente di sposarla. Non si può dire che i ragazzi qui non siano romantici.
In conclusione: forse Vizcaya non è un “must see” di Miami, per un italiano, ma è sicuramente una gita gradevole, e i giardini si prestano per passeggiare alla scoperta dei molti angoli nascosti, per leggersi un libro o per oziare su una delle numerose panchine sapientemente distribuite tra gli alberi.
Vizcaya si può visitare tutti i giorni (calcolate almeno un paio d’ore) eccetto il martedì, dalle 9.30 am alle 4:30 pm. L’ingresso costa 18 $ per gli adulti, 6$ per i bambini fino ai 12 anni (gratis per quelli sotto i 5), senior 12$. Parcheggio gratuito fino ad esaurimento. Per indirizzo, indicazioni stradali e altre informazioni eccovi il link al sito ufficiale